O Sutekh, signore del caos, delle tempeste, del disordine,\nprotettore di coloro che dimorano lontano dal Nilo,\nnon abbandonare il tuo popolo, lontano dall'abbraccio di Hapi,\nesponi il tuo cuore, come una piuma, alla prova di Osiride.\n\nNon hai apprezzato le offerte dei nostri grandi focolari?\nEseguiamo tutti i riti e i rituali che gli dei ci impongono.\nAbbandoneresti le preghiere dei tuoi supplicanti?\nIn questi Campi dei giunchi, in cui abita il tuo popolo?\n\nLa corruzione si fa più profonda, la Terra stessa è adirata, \nil terreno si squarcia e i venti e le acque si agitano.\nNon abbandonare coloro che un tempo ritenevi fedeli.\nSorgi qui, nostro ospite, in questi tempi di sangue e tribolazioni!\n\nSignore, concedici la tua saggezza, forza e astuzia\naffinché possiamo scacciare il nemico insolente dalle nostre terre.\nDonaci il potere del tuo scettro e della tua visione\naffinché possiamo meglio realizzare la tua sacra volontà.\n

Preghiera per il ritorno della divinità perduta

Inno agli dei assenti

E il Signore parlò: "Io sono Sutekh, signore del primordiale, creatore delle tempeste, colui che ha sconfitto la morte. Come le acque del Nilo sono emerse dalle sabbie del deserto, così io ho fatto emergere voi dal vostro mondo di morte, donandovi la vita eterna."\n\n"Ho fatto emergere questo luogo dalle acque di Nun, dal nulla di ciò che era, e vi ho portato qui per far sorgere una grande città. Dalle rosse sabbie del deserto, la nostra grandezza sgorgherà per coprire queste terre come un giardino di giunchi. Coloro che mi seguiranno produrranno moltitudini e saranno gli eredi di tutta questa potenza e gloria".\n\n"Ma coloro che disobbediscono, saranno maledetti e continueranno a vagare. Nel deserto, gli infedeli si nutriranno di polvere. Là conosceranno la disperazione. Per il loro orgoglio li maledico alla vita immortale, perché nella loro arroganza hanno voltato le spalle alla vera divinità. E la loro punizione non avrà mai fine!"

Arrivo ai Deserti di zolfo

Testamento dei primi popoli

Prestate attenzione e siate testimoni della furia degli dei del Nilo. \n\nTutte le piaghe e l'anarchia. Tutta la ferocia del nemico corrotto. Tutte queste grandi prove inflitte ai fedeli sono nulla in confronto a questo: la rivolta della Casa di Geb e l'ascesa di Apopi, il Drago dell'Abisso. Perché nelle profondità delle montagne occidentali di Bhaku, le acque di Nun ribollirono e dalle loro profondità nacque un grande male.\n\nIl potente Sutekh, Signore del caos e della creazione, portatore dell'ordine fuori dal disordine, è caduto. E in sua assenza, ora regna il caos. Dal vuoto ha fatto nascere creature della terra e dell'aria, e spiriti di fuoco incarnati. Nella sua rabbia, il signore primordiale delle sabbie del deserto ha scatenato questa ira sulla grande città, ripulendola dalla vita e dalla ricchezza, lussi della civiltà. E nel deserto rosso ha portato i suoi serpenti delle sabbie, che si nascondono sotto la terra per divorare chiunque osi rifugiarsi tra le dune. \n\nDei della misericordia, non abbandonate i vostri figli, lontani dalla casa dei loro antenati. Abbiamo risposto alla vostra chiamata verso luoghi sconosciuti per costruire il Campi dei giunchi. Risparmiateci le prove di questi spiriti grotteschi evocati dall'infinita oscurità della Duat, affinché possiamo sfuggire all'oblio nelle fauci di Ammit, la mangiatrice dei cuori. \n

Il ritorno al disordine

La condanna dell'eternità

Il fuoco ha inghiottito il cielo infinito,\nmentre l'odio ha corrotto la terra.\nGli dei sono andati, i sogni distrutti,\no saggio, la nostra mano afferra.

Cantata in tante tonalità diverse

Filastrocca dei Deserti di zolfo

Il deserto occidentale, spazzato dalla sabbia e bruciato dal sole, ultima dimora conosciuta degli Antichi

Preghiere e presagi Capitolo - NWGuide Database of Lore

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