Per due settimane l'odore del Respiro dell'Idra continuò a emanare dalle ceneri dei morti. Il fumo si alzava ancora dai loro resti imbevuti di olio quando giunse il tramonto. \n\nAmmirando i risultati del mio lavoro, soppesai le proteste di alcuni prigionieri della Nuova Corsica. Questi plebei parlavano di "guerra etica" e sostenevano che il Respiro dell'Idra che stavo preparando e razionando in botti fosse crudele e immorale, sia in teoria che in pratica. Affermavano che ciò che stavo creando fosse privo di qualsivoglia virtù ammirevole per le divinità. \n\nRisi di cuore alle loro stupide affermazioni e poi ricordai a quegli imbecilli socratici che, quando si parla di "etica bellica", esistono solo due verità. La prima è che chi ha il potere e non riesce a usarlo è uno sciocco. La seconda è che coloro che cadono preda di tale potere meritano di esserne vittime, e le loro lamentele di essere sussurrate da labbra carbonizzate e morenti.\n

Dal diario di Ignatius

Un dibattito sulla guerra "etica", prima parte

Quando spuntò l'alba, il giorno successivo, i prigionieri cercarono di nuovo di dissuadermi. Le botti di Respiro dell'Idra ben presto sarebbero state spedite per dare fuoco ai loro conterranei a Nuova Corsica. "Tutto è giusto e virtuoso per la gloria del Legatus Crasso e della XIX Legione", dissi loro. \n\nLe botti di mia creazione erano sovrapposte in file, a pochi passi dalla fossa di contenimento. Quella di nome Rahat fece appello alla mia compassione e mi supplicò di abbandonare l'impresa. Mi pregò di cercare la saggezza delle divinità, prima che la mia anima venisse strappata dal mio corpo e finisse negli inferi. \n\nUn altro prigioniero mi chiamò "cane bastardo" e mi disse che la punizione delle divinità sarebbe stata giusta e repentina. Risi in faccia a tutti loro!\n

Un dibattito sulla guerra "etica", seconda parte

Al diavolo i prigionieri della Nuova Corsica! Non la smettono mai di blaterare? \n\nI Legionari li stanno attaccando con le fionde. Per due volte ho visto la pietra che gli colpiva le ossa. Ho sorriso quando ho visto svanire la luce dagli occhi di Rahat, ma poi è tornata strisciando dalla morte. Non sono io a essere crudele, ma il dono di questa terra. Si è messa a parlare della mia codardia e della mia barbarie. \n\nSentendo i suoi insulti, mi sono affacciato al pozzo come se fossi l'ombra di Ade. Ho fatto rotolare una botte della mia miscela "immorale" oltre il bordo e vi ho dato fuoco con la mia torcia. \n\nI momenti seguenti, di urla torturate e carne scoppiettante, erano solo un piccolo prezzo da pagare per una notte di sonno tranquillo.\n

Fine del dibattito

Il deserto occidentale, spazzato dalla sabbia e bruciato dal sole, ultima dimora conosciuta degli Antichi

Il Respiro dell'Idra Capitolo - NWGuide Database of Lore

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